Quando presento la mia agenzia e spiego cosa posso fare per un cliente, spesso la domanda ricorrente e’ questa!
Faccio sempre un paragone: se ad un medico il paziente chiede qual’e’ il farmaco migliore per curare il mal di testa, sicuramente gli risponderà che non esiste il farmaco migliore ma esiste il farmaco più adatto per la patologia.
Anche in questo caso occorre conoscere la patologia da curare!
Per cui si parla di strategia e obiettivi.
Occorre stabilire il risultato da conseguire in un certo periodo di tempo (breve, medio, lungo), gli strumenti da adottare ed il budget da impiegare.
Perché alcune pubblicità funzionano ed altre no?
Se viene fatta male, e senza regole, senza obiettivi, basandosi solo su sensazioni e non dati oggettivi, spesso la pubblicità può danneggiare l’azienda.
La comunicazione aziendale è pur sempre una materia complessa, ma deve tener conto di alcuni elementi oggettivi determinante (numeri, statistiche, informazioni, test, ecc.).
Comprendere il target, i colori e le forme da adottare, il messaggio da veicolare, sono altri elementi da considerare e che fanno riflettere sul grado di professionalità da impiegare nel lavoro pubblicitario di un’agenzia.
Per cui improvvisare questo mestiere e’ possibile ma alla lunga non paga mai.
Quindi la domanda corretta da fare sarebbe: “qual’e’ il consulente più adatto per la mia azienda?“.
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